lunedì 5 settembre 2016

Nel 1983 Hulk Hogan era già considerato "la star degli anni ottanta"!

Da anni, periodicamente sul web scaturiscono dibattiti a riguardo dello straordinario successo che Hulk Hogan ha riscosso negli anni ottanta ed in seguito anche nel decennio successivo. 
Secondo qualcuno, Hogan dovrebbe tutta la sua popolarità esclusivamente alla sapiente operazione di marketing condotta da Vince McMahon, dopo aver ereditato dal padre la World Wrestling Federation.
Addirittura, c'è chi sostiene che Hulk sarebbe stato soltanto fortunato a trovarsi nel posto giusto al momento giusto, in quanto chiunque, in sua vece, avrebbe potuto fare esattamente ciò che ha fatto lui ottenendo il medesimo risultato. 
Secondo altri un tantino più informati, al contrario, sarebbe stato invece Vince McMahon a capitalizzare sul carisma e sul talento di Hulk Hogan, sfruttando all'inverosimile la popolarità che stava già riscuotendo in altri territori, quali ad esempio il Minnesota (con la American Wrestling Association) ed il Giappone (con la New Japan Pro-Wrestling).
Questo servizio di PM Magazine risalente all'agosto del 1983, dimostrerebbe una volta per tutte (se ancora ce ne fosse stato bisogno) che sono i secondi ad avere ragione. 
Hulk Hogan fece ritorno alla World Wrestling Federation di Vince McMahon, Jr. alla fine del 1983, dopo averla lasciata nel 1980, licenziato dal padre di Vince McMahon che non aveva visto di buon occhio la sua decisione di prendere parte al film Rocky III nei panni del campione del mondo di wrestling Thunderlips (nella foto sopra). 
E fu proprio la sua partecipazione a quel film a regalargli una notorietà a livello internazionale, tanto che nel 1983, ben prima del suo ritorno alla corte dei McMahon, The Hulkster era già considerato una delle più grandi attrazioni del pro-wrestling a livello internazionale, nonché "la stella degli anni ottanta", come viene definito all'inizio del servizio che trovate in calce a questo articolo.

Hulk aveva già dominato la scena in Giappone ed alla AWA, dove non c'era limite alla sua popolarità. Tutto ciò aveva fatto venire l'acquolina in bocca all'intraprendente Vince McMahon, Jr., che fece carte false per convincerlo ad accettare di passare alla sua compagnia in modo tale da poter fare di lui il punto di riferimento dei propri show. 
La WWF ha sicuramente aiutato Hulk Hogan nella scalata che lo ha portato a divenire un'icona della cultura popolare americana, ma non lo ha affatto "creato" come qualcuno vorrebbe far intendere. Hogan era già una stella di prima grandezza prima di battere The Iron Sheik al Madison Square Garden il 23 gennaio 1984 strappandogli il titolo di campione del mondo WWF. 
(Nel 1982, il volto di Hulk Hogan figurava già sulle copertine dei più importanti magazine. Il suo stint con la WWF sarebbe cominciato soltanto due anni più tardi)

Vince McMahon e la sua World Wrestling Federation hanno semplicemente sfruttato la sua popolarità ed il suo "appeal" sul pubblico per raggiungere vette che nessuna organizzazione aveva mai toccato prima di allora, regalandogli un enorme palcoscenico che però in buona parte sono riusciti a costruire anche e soprattutto grazie a lui.
Non ci credete? Basta guardare questo servizio di PM Magazine/Evening Magazine, girato in occasione del match tra Hulk Hogan e Mr. Saito che si tenne al Cow Palace il 23 agosto 1983 sotto le insegne della American Wrestling Association.




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