mercoledì 29 gennaio 2014

Lottare con il cuore, per l'ultima volta!

di "Titan Morgan" Manuele Poli 
(@TitanMorgan)

Nelle scorse settimane, sui Forum di tutto il mondo si è molto discusso di un eventuale incontro tra Hulk Hogan e John Cena a WrestleMania XXX. Due generazioni che collidono, il "piccolo Hulkamaniac" cresciuto negli anni ottanta che affronta il suo beniamino di un tempo sul ring, all'interno della più grande manifestazione del wrestling in assoluto, proprio come desiderava lo stesso Hulkster quando, nel 1990, disse: - Mi ritirerò quando uno dei miei Hulkamaniacs mi batterà al centro del ring. Gli stringerò la mano e lascerò il mio posto a lui! -.
E' vero, forse è passato troppo tempo. Hulk Hogan si è ormai effettivamente ritirato dalle "competizioni" da almeno un decennio ed a sessanta anni suonati, di sicuro non è più il grande wrestler che era una volta.
Sono in molti, anche tra i suoi fans, ad esprimere perplessità ed a condividere preoccupazioni a riguardo di un eventuale match tra queste due icone di due epoche così differenti a WrestleMania XXX.

La maggior parte degli scettici hanno il timore che Hulk Hogan possa incappare in una brutta figura, non riuscendo a tenere il passo con il suo giovane avversario davanti ad una platea di oltre ottantamila persone, più tutti i milioni di fans che seguiranno l'evento in pay-per-view dal vivo in giro per il mondo. In questo modo, dicono gli Hulkamaniacs più preoccupati, Hulk Hogan non verrebbe più ricordato come la figura leggendaria che ha cambiato per sempre il mondo del wrestling, bensì come un povero vecchietto che si è messo in imbarazzo davanti a milioni di persone perché non aveva capito che per lui non era più il caso di salire su un ring per combattere con un avversario così in gamba.
Personalmente, posso capire chi ha tali preoccupazioni. Effettivamente il rischio che, qualcuno che sale sul ring a sessanta anni per combattere contro un avversario di ventiquattro anni più giovane, possa mettersi in ridicolo, esiste.
Esiste per tanti, ma non per Hulk Hogan.
Chi, come me, ha imparato a conoscere bene The Hulkster, sa che se non fosse sicuro al cento per cento di poterlo fare, non si inserirebbe mai in una situazione tale da mettersi in imbarazzo davanti al suo pubblico in quello che è il suo tempio, ovvero il ring, per giunta in occasione dell'evento che lui stesso, per primo, ha reso grande, ovvero WrestleMania.
Per cui, state pur certi, che se mai Hulk Hogan dovesse decidere di affrontare John Cena a WrestleMania XXX, significa che può farlo in modo decoroso e senza incorrere in una brutta figura, altrimenti non lo farebbe mai e si dedicherebbe ad altro.
Quello che invece non capisco sono tutti questi continui riferimenti allo sport agonistico che si leggono sui Forum:
- Vi piacerebbe se Pelè e Maradona tornassero a giocare? -;
- Che fine farebbe Mike Tyson se tornasse sul ring per affrontare il campione del mondo dei pesi massimi Wladimir Klitschko? -
- John McEnroe oAndrè Agassi oggi, alla loro età, verrebbero stracciati da Roger Federer o Rafael Nadal, non sarebbero capaci neanche di mettere a segno un punto! -
Questi paragoni non hanno alcun senso. Il calcio, il pugilato ed il tennis sono sport competitivi, nei quali l'unico obiettivo è quello di vincere. Una squadra di calcio gioca esclusivamente per vincere, non per intrattenere il pubblico, per cui non avrebbe alcun senso far scendere in campo Pelè a settantatrè anni o Maradona a cinquantatrè, perché nello sport, per vincere, occorre che gli atleti siano al massimo della loro forma fisica.
E lo stesso discorso vale per tutte le altre discipline competitive, dove specialmente al giorno d'oggi, non bastano più il cuore e la buona volontà per vincere, ma occorre la perfezione assoluta che deve essere ricercata nel condizionamento fisico, nell'allenamento, nell'alimentazione ed ovviamente nell'età. Se non sei in condizioni perfette, ci sarà sempre qualcuno che ti passerà avanti.
Questo avviene nello sport. Ma il wrestling, o almeno il wrestling che interessa a noi, vale a dire il pro-wrestling, non è uno sport!
Il wrestling non è una competizione, ma un'esibizione! Lo scopo nel wrestling non è vincere, ma intrattenere. Il pro-wrestling non può essere paragonato al calcio o al tennis agonistici, bensì al teatro ed al cinema, due forme d'arte che hanno come scopo unico quello di intrattenere il pubblico.
E per intrattenere il pubblico, occorre forse essere giovani ed in piena forma? Non necessariamente. Certo, per offrire determinate prestazioni sul ring, occorre avere un fisico ed un'atleticità che soltanto un giovane nel fiore dei suoi anni può garantire. Ma Hulk Hogan, per intrattenere il pubblico, ha forse mai avuto bisogno di tirare fuori dal suo cilindro chissà quali tecniche spettacolari? Basti pensare che nell'ottobre del 2011, a TNA Bound for Glory, è riuscito ad ottenere la più grande ovazione di tutta la serata (e forse anche di tutto l'anno...) semplicemente strappandosi la maglia. Ed a quanto dice lui, dopo tutti gli interventi di chirurgia ricostruttiva alla schiena ai quali si è sottoposto, oggi è messo molto meglio rispetto a due anni fa.
Da parte mia ho grande fiducia in Hulk Hogan e sono sicuro che qualsiasi scelta farà in vista di WrestleMania XXX, sarà senz'altro quella giusta.
Anche perché, se è vero che nello sport competitivo non bastano più il "cuore" e la forza di volontà per vincere, nel wrestling invece questi due aspetti sono ancora fondamentali.
Perché nel pro-wrestling, vincere non significa mettere l'avversario al tappeto per il conto di tre o costringerlo alla resa. Nel wrestling, vincere significa mandare a casa il pubblico soddisfatto, regalare emozioni e momenti indimenticabili.
E per emozionare non serve un condizionamento fisico perfetto, tanto fiato in corpo e muscoli giovani ed aitanti. Servono piuttosto cuore e carisma, che di certo ad Hulk Hogan non sono mai mancati!
A WrestleMania XVIII, nel match che lo vedeva opposto a The Rock, Hulk Hogan ha forse perso? E' uscito dall'arena con settantamila persone, tutte in piedi, a gridare il suo nome... questo qualcuno lo chiama perdere? Nel tennis forse. O nel calcio. E magari anche nel pugilato. Ma non nel pro-wrestling! Nel wrestling, quando riesci ad emozionare il pubblico ed a far tornare i fans a casa contenti, hai vinto, indipendentemente da quello che è stato il risultato che il team creativo ha scelto per te, perché significa che hai raggiunto il tuo obiettivo, allo stesso modo di come nello sport agonistico raggiunge il proprio obiettivo chi vince la partita o l'incontro.
Nello sport non c'è più posto per il "cuore", ma nel wrestling, così come nel cinema e nel teatro, si.
E' chiaro che nessuno vorrebbe rivedere Pelè e Maradona giocare una partita di calcio alla loro età. Perché nella loro condizione attuale non sono più competitivi e di conseguenza non hanno più alcuna possibilità di "vincere", per quello che è il significato della parola "vincere" nello sport agonistico.
Ma Sylvester Stallone fa ancora piacere rivederlo sul grande schermo, certo, in ruoli più adatti ad un uomo della sua età, a sessantasette anni non può certo interpretare la parte del pugile sbarbatello ed un po' ingenuo come nel primo film della saga di Rocky. Lo stesso dicasi per Arnold Schwarzenegger, suo coetaneo. Ma anche per Sean Connery, che di anni ne ha addirittura ottantatrè, ci sarà sempre posto per lui sul grande schermo, finchè si sentirà in grado di recitare; certo, non per calarsi nei panni dell'agente 007, ma recitando in quelli di un uomo della sua età può ancora "vincere", ovvero regalare emozioni al pubblico.
Perchè nel mondo dell'intrattenimento è così che si vince e che ci crediate o no, Hulk Hogan è ancora in grado di farlo. Forse per l'ultima volta, ma può ancora farcela. Ma quale sarebbe il ruolo che permetterebbe ad Hulk Hogan di fare breccia per un ultima volta nel cuore dei fans a WrestleMania, combattendo contro John Cena?
Ovviamente non mettendo i due a confronto diretto così come se niente fosse, ignorando il fatto che Hulk è un wrestler ritirato da ormai dieci anni e che tra età, acciacchi ed interventi chirurgici, di sicuro non ha più la forza e le capacità che hanno fatto di lui il re della disciplina negli anni ottanta e novanta.
E allora potremmo prendere ad esempio proprio il mondo del cinema ed in particolar modo quell'ultimo capitolo della saga di Rocky Balboa che ha commosso tutti i fans del pugile di Philadelphia.
Pensateci un po', allo stesso modo di come il campione del mondo dei pesi massimi di pugilato Mason Dixon subiva i paragoni con Rocky Balboa, John Cena ha sempre dovuto fare i conti con l'ingombrante figura di Hulk Hogan.
Nei mesi precedenti a WrestleMania, questi accostamenti potrebbero farsi sempre più insistenti e "fastidiosi" per John Cena, anche da parte dei commentatori:
- Si, ok, Cena è un grande campione, ma Hulk Hogan era tutt'altra cosa... -;
- Il pubblico è diviso, una parte acclama Cena, una parte lo insulta... Hulk Hogan invece aveva tutti dalla sua parte! -;
- John Cena ha vinto il titolo un sacco di volte, ma lo ha perso altrettante... Hulk Hogan invece rimase campione WWE per più di quattro anni consecutivi! -.
E così via.
Alla fine anche un campione "buonista" come John Cena perderebbe le staffe... dapprima prendendosela con il team di commento, poi con i fans che lo insultano ed infine, con Hulk Hogan!
Pensate ad un John Cena che, finalmente, mette da parte la sua aurea di buon Samaritano sempre pronto a porgere l'altra guancia, che una sera sale sul ring, prende il microfono e grida: - Ne ho abbastanza! Credete davvero che Hulk Hogan sia migliore di me? Lascia che ti dica una cosa, "brother"! Se anche tu pensi davvero di essere così tanto superiore, perché non combatti con me a WrestleMania? Allora, ce le hai le palle per affronarmi... "brother"?!? -.
La folla comincia a gridare "Hogan! Hogan! Hogan!" mentre Cena getta a terra il microfono e se ne va imbufalito.
La settimana successiva, tutti si aspettano che Hulk Hogan si presenti a Monday Night RAW per far sapere se ha deciso di accettare o meno la sfida.
E The Hulkster arriva veramente, accompagnato dalla sua classica musica "Real American" che da anni non si sentiva risuonare in un'arena della WWE.
Ovviamente Hulk Hogan dovrebbe comportarsi in modo assai differente rispetto a quanto fece in occasione della sfida che gli lanciò The Rock nel 2002. All'epoca Hulk era ancora in gran forma, era tornato alla WWE in cerca di rivalsa dopo quanto gli era capitato alla WCW, era spavaldo e pieno di se.
Adesso Hulk non ha più niente da dimostrare a nessuno, per cui dovrebbe comportarsi proprio come il Rocky Balboa dell'ultimo film della saga, rispondendo a John Cena:
- Grazie fratello, sono onorato per la tua offerta, ma io mi sono ritirato da tanti anni ormai, ho avuto un sacco di operazioni alla schiena ed alle ginocchia e tornare sul ring, anche solo per un altro match, sarebbe troppo rischioso per la mia salute, potrei seriamente rimanere su una sedia a rotelle per il resto della mia vita. Grazie, ma no, grazie. -
Ma John Cena, che nel frattempo avrebbe tirato fuori una grinta che il suo personaggio all'acqua di rose non ha mai avuto, non demorderebbe:
- Ah, quindi non hai le palle? Avete capito gente? Questo è il grande Hulk Hogan che abbiamo ammirato per trenta anni! Un patetico uomo senza attributi che non ha neanche il coraggio di salire sul ring con me. Questo vuol dire che ho sprecato tutta la mia infanzia seguendo un falso mito... lascia che ti dica una cosa, "brother"... sei una nullità! Mi fai vergognare di essere stato un tuo fan! -.
Hulk Hogan, sentendo queste parole, abbassa lo sguardo e con aria delusa, esce dal ring e si incammina verso l'uscita, mentre John Cena continua a provocarlo: - Hai capito cosa ti ho detto? Mi vergogno di essere stato un tuo fan! L'Hulkamania era soltanto un'illusione, sei patetico, non hai le palle, non sei nessuno! -
Ma Hulk Hogan non può farci niente, non può mettere a rischio la sua incolumità per assecondare le richieste di qualcuno che lo ha sfidato soltanto per recuperare la propria autostima.
Nelle settimane successive, John Cena continuerebbe a lanciare provocazioni ad Hulk Hogan, negli show televisivi, nei talk-show in cui è ospite, attraverso i social-network, mentre le telecamere della WWE seguono Hulk Hogan nella sua vita privata, mentre si allena moderatamente in palestra, mentre si occupa delle sue nuove attività (il negozio ed il suo ristorante Hogan's Beach in Florida, proprio come Rocky Balboa...) e durante una visita dal medico che, dopo avergli mostrato alcune lastre della sua schiena, gli dice che non potrà mai più combattere.
Hogan si mette l'anima in pace, pensando che prima o poi John Cena si stancherà di questa storia e la pianterà di provocarlo, ma un pomeriggio, mentre The Hulkster si trova nel suo negozio Hogan's Beach Shop in compagnia di tutti i suoi fans, bambini e adulti, John Cena arriva accompagnato da una troupe della WWE, minacciandolo:
- Allora, è qui che ti sei nascosto? -. E poi, rivolgendosi a tutti i fans presenti nel negozio: - Ma come fate ad avere ancora fiducia in quest'uomo? Io ho buttato via trenta anni della mia vita seguendo i suoi insegnamenti, per poi scoprire che non era altro che un codardo, un pagliaccio, un patetico vigliacco senza attributi! Ascoltami, "brother"... ti aspetto lunedì sera a RAW. Hai tempo fino a lunedì per pensarci bene e farmi avere una risposta. Accetti la mia sfida, oppure vuoi deludere anche tutti questi fans come hai fatto con me? -.
Hulk non dice niente, si limita a guardarlo fisso negli occhi respirando intensamente per mantenere la calma.
Lunedì sera a Monday Night RAW, John Cena sale di nuovo sul ring e comincia a parlare con il pubblico e con i commentatori:
- Allora? Non dicevate tutti che Hulk Hogan era migliore di me? Io non mi sono mai tirato indietro davanti a nessuna sfida, ma lui dov'è adesso? -
Parte la musica "Real American" e The Hulkster si presenta sul ring faccia a faccia con John Cena. I due continuano a guardarsi per lunghi istanti che sembrano non finire mai, con tutto il pubblico che urla "Hogan! Hogan! Hogan!" e "One more match! One more match! One more match!".
John Cena prende la parola per primo e chiede: - Allora, "Hulkster"... hai trovato le palle per venire fin qui, vediamo se le hai anche per accettare la mia sfida a WrestleMania XXX. Si o no? -.
Hulk Hogan, che non era mai stato così serio in tutta la sua carriera, porta il microfono alla bocca e risponde: - Ad una condizione. Sia che io vinca, sia che io perda, questo sarà in assoluto l'ultimo match della mia carriera! Nessuno potrà più sfidarmi dopo quel match, perché sarà ufficialmente l'ultimo della mia carriera! -.
John Cena allunga il braccio come per stringergli la mano, ma quando Hulk gliela porge, Cena fa il gesto del "You can't see me" e gli dice: - Lo vedremo dopo il match se sei degno di stringere la mia mano... ci vediamo a WrestleMania XXX... "brother"!!! -.
Nelle settimane successive, le telecamere della WWE seguono Hulk Hogan in palestra. Io suoi allenamenti non erano mai stati così intensi, sembra che The Hulkster abbia davvero intenzione di fare sul serio. Hulk si allena anche sul ring in privato con alcuni sparring partner, mostrando di accusare in modo davvero estremo i colpi alla schiena, il suo punto debole.
In questo modo si crea ancora più tensione in vista di questo match, con i fans di Hulk sempre più preoccupati per le condizioni del loro beniamino, che ha deciso di mettere a repentaglio la sua stessa vita per salire un'ultima volta sul ring!
Il 6 aprile 2014, al Mercedes Benz Superdome di New Orleans, Louisiana, è il gran giorno di WrestleMania XXX. Sono presenti nell'arena più di novantacinque mila spettatori, è stato battuto il record di WrestleMania III al Pontiac Silverdome ed ancora una volta grazie ad un match di Hulk Hogan!
John Cena sale sul ring di corsa, accompagnato dalla sua musica ed una scenografia spettacolare allestita per l'occasione.
Una volta che Cena è salito sul ring e si è presentato ai fans, si sente una voce dal vivo che canta a cappella: "I'm a real american, fight for the righ of every man, I'm a real american, fight for what's right, fight for you life!!!".
E' Rick Derringer con la sua band, che spuntano sullo stage con una piattaforma elevatrice che arriva dal sottosuolo! Per l'ultimo incontro di Hulk Hogan, Derringre e la sua band sono stati chiamati per cantare la sua entrance-theme dal vivo, per la prima volta!
Attaccano quindi le chitarre... "When it comes crashing down, and it hurts inside...", mentre Hulk Hogan entra in scena!
Niente boa piumati sulle sue spalle, niente occhiali da sole, niente buffonate... quello non è Hollywood, ma soltanto Hulk "Fottuto" Hogan e dalla sua espressione serissima sembra proprio che sia arrivato a New Orleans con tutte le intenzioni di fare sul serio... per l'ultima volta!
Hulk si guarda intorno quasi come stupito, come se non fosse più abituato ad esibirsi davanti ad una così grande platea.
Ma quando vede che quei novantacinquemila fans sono arrivati lì da tutto il mondo per lui, alza il dito indice della mano destra, indica John Cena e si avvia verso il ring a passi veloci!
Come è logico, nessuno si aspetta una grande prova di atleticità da parte di Hogan in questo match. Ma The Hulkster ce la mette tutta. Per tutta la durata dell'incontro, Hogan si trova in difficoltà davanti alla velocità ed all'agilità del giovane avversario e riesce ad essere competitivo soltanto nelle azioni statiche, dove cerca di far vale la sua potenza, anche se John Cena, con i suoi muscoli d'acciaio, dimostra di essere forte quanto lui, se non di più.
Per la maggior parte del match, Hulk Hogan subisce l'offensiva di Cena, ma se pur con grande difficoltà, si rialza sempre cercando di contrattaccare, dimostrando di essere un vero guerriero.
Questo fino a quando Cena, dopo averlo colpito duramente alla schiena, lo solleva sulle proprie spalle e lo sbatte al tappeto con la Attitude Adjustment!
Il pubblico rimane ammutolito, un silenzio tombale cala sull'arena. John Cena mette The Hulkster al tappeto per il conto di tre. E' finita. L'arbitro conta... UNO!!! Questo è l'ultimo match di Hulk Hogan. Ce l'ha messa tutta, ma il suo avversario era davvero troppo giovane e forte... DUE!!! Combattere con il cuore non è stato sufficiente, Hulk ha regalato qualche emozione ai fans, ma quei novantacinquemila spettatori, forse si sarebbero aspettati qualcosa di più... TR... NOOO!!! Hulk Hogan si rialza un attimo prima che l'arbitro battesse la mano sul tappeto!
The Hulkster è adesso in ginocchio e sta scuotendo la testa davanti ad una folla in completo delirio! John Cena lo colpisce ma Hulk non sente niente e lo guarda fisso negli occhi. Cena lo colpisce di nuovo e stavola Hulk si alza in piedi agitandosi come un ossesso... non è ancora finita! John Cena gli tira un altro pugno ma stavolta Hulk lo indica con il dito gridandogli, accompagnato da tutto il pubblico "TUUU!!! Non mi fai alcun male, una mosca farebbe più effetto dei tuoi colpi sulla mia pelle!". Cena comincia a preoccuparsi e si chiede "Ma come diavolo fa?!? Ma allora è vero che questo qua non è umano!" e tenta nuovamente di colpirlo, ma stavolta Hogan para il colpo e per tutta risposta lo prende a cazzotti! Uno, due, tre pugni, lo lancia alle corde e lo colpisce con il Big Boot! Ma John Cena si rialza subito, dolorante, per cui The Hulkster lo afferra di nuovo e lo lancia nuovamente alle corde con un Irish Whip, correndo anche lui dalla parte opposta ed urlando "Axe Bombeeer!!!"... tutta la folla si alza in piedi ed Hulk Hogan colpisce John Cena con un braccio teso che sarebbe stato in grado di staccare la testa ad un uomo normale! Ma Cena non è un uomo normale, cade a terra e si rialza di nuovo barcollando. Hulk lo lancia nuovamente alle corde e lo colpisce una seconda volta con il Big Boot. Stavolta Cena finisce al tappeto e ci rimane. Hulk si prepara quindi per il Leg Drop, la mossa che rappresenta la sua ultima chance di vittoria, mette la mano all'orecchio per chiedere il parere dei fans e la folla irrompe in un grido che fa tremare l'arena... Hulk si lancia alle corde per prendere la rincorsa, ma quando arriva vicino a John Cena, questi si rialza, lo carica velocemente sulle spalle e... ATTITUDE ADJUSTMENT!!! Uno, due, tre.
John Cena ha vinto. Hulk ha definitivamente concluso la sua carriera sul ring, combattendo davvero con il cuore, da vero uomo, come un guerriero Immortale. Mentre Cena festeggia, Hogan cerca di rialzarsi, rimane in ginocchio con lo sguardo basso, sul tappeto, sapendo che quella sarebbe stata davvero l'ultima volta che si trovava lì. In quegli attimi, Hulk rivive tutta la sua storia, da quando cominciò ad allenarsi per coronare il suo sogno di diventare un wrestler nel 1977, a quando conquistò il suo primo titolo mondiale battendo The Iron Sheik al Madison Square Garden, le sue grandi battaglie in Giappone, l'esplosione della Hulkamania negli anni ottanta, la sua sfida con Andrè the Giant e tutto il resto.
Poi Hulk alza leggermente lo sguardo e vede una mano tesa davanti ai suoi occhi. E' quella di John Cena, che si offre di aiutarlo ad alzarsi in piedi. Hogan, a fatica, torna in posizione eretta e si guarda intorno, mentre tutta la folla urla "Hogan! Hogan! Hogan!". John Cena gli afferra il braccio con vigore e lo alza al cielo, i due si abbracciano al centro del ring ed Hulk Hogan dice a John Cena: - Ti stavo aspettando da ventiquattro anni. Sei tu quell'Hulkamaniac che mi avrebbe fatto ritirare. -, riferendosi ovviamente al discorso che fece nel 1990 a proposito del suo ritiro. John Cena, con le lacrime agli occhi, chiede ad Hulk Hogan di festeggiare con il pubblico un'ultima volta, sulle note di Real American, dopo di che Hulk lascia il ring a Cena e si avvia verso l'uscita, salutando quel pubblico che, per un'ultima notte, è stato ancora una volta tutto suo.
Questo sarebbe il ritiro perfetto per Hulk Hogan. Non ci sarebbe niente di imbarazzante, niente di indecoroso, soltanto tante emozioni che sia i fans, sia Hulk Hogan, meriterebbero di poter vivere.
Tutto ciò, ovviamente, nella mia fantasia o per così dire, in un mondo perfetto, ma Hulk Hogan, con l'aiuto di John Cena e della WWE, sarebbe davvero in grado di dare vita ad uno scenario di questo genere? Questo lo può sapere soltanto lui.
Al momento non sappiamo ancora quali saranno i piani per Hulk a WrestleMania XXX. Sappiamo soltanto che ci sarà, perchè stavolta alla WWE non vogliono lasciarsi scappare l'occasione di festeggiare una ricorrenza così importante senza uno dei protagonisti assoluti di questa manifestazione, come purtroppo accadde dieci anni fa con la ventesima edizione.
Magari John Cena ed Hulk Hogan faranno invece coppia, in modo tale che The Hulkster possa limitare il suo coinvolgimento nell'incontro lasciando fare il grosso del lavoro al suo compagno, così da non rischiare troppo la sua incolumità. O forse la presenza di Hulk sarà limitata ad un singolo intervento in veste di ospite, non lo sappiamo.
Ma quello che ho raccontato è una specie di sogno, il ritiro perfetto che tutti vorrebbero e che una leggenda del calibro di Hulk Hogan, sicuramente meriterebbe. Ma si sa, sogno e realtà non sempre vanno di pari passo, diciamo allora che questo è il regalo che vorrei per WrestleMania XXX.
Per il resto, non ci resta che aspettare ancora qualche mese per vedere come andrà a finire.

"Titan Morgan" Manuele Poli
titanmorgan@hotmail.com


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