Nella giornata di ieri Hulk Hogan ha rilasciato un'intervista al The Washington Post nella quale ha avuto modo di parlare della sua mancata presenza al venticinquesimo anniversario di WWE Monday Night RAW che si terrà lunedì 22 gennaio.
A tal proposito, Hulk ha detto al giornalista Dan Gelston della Associated Press:
Sul fatto che la WWE voglia farlo tornare alla compagnia o meno, Hogan ha dichiarato:
- Non lo so se mi rivogliono con loro. Ma penso che i fans vorrebbero rivedermi. Ritengo di essere parte integrante di quella compagnia e della sua storia. So che Triple H nutre una profonda ammirazione per i ragazzi come me che hanno dato sangue, sudore e lacrima sacrificando tutta la propria vita per rendere grande questo business. Sono sicuro che a Triple H farebbe piacere potermi avere di nuovo a bordo. -.
Riguardo al Bullet Club ed al fatto che Kenny Omega, Cody Rhodes e gli Young Bucks hanno più volte fatto il suo nome come membro ideale per il loro gruppo:
- Sarei pronto a salire sul primo aereo e volare in Giappone all'istante se mi venisse chiesto di essere coinvolto con questo Bullet Club, amico. Sono davvero eccitato per ciò che stanno facendo quei ragazzi. -
Contattata da The Associated Press a proposito di un eventuale ritorno di Hulk Hogan, la WWE ha chiuso ogni porta a riguardo, dichiarando:
- Al momento, la WWE rimane ferma e convinta nella propria decisione. -.
Subito dopo la diramazione di questo comunicato ufficiale, su Twitter si è scatenato un vero e proprio coro di proteste da parte dei fans, diversi dei quali hanno fatto notare che la WWE non ha problemi a conferire onorificenze in nome di The Ultimate Warrior, dedicando anche statue a questo discusso personaggio che per anni ha tenuto discorsi pubblici in giro per le Università americane offendendo omosessuali e minoranze etniche, così come sono riusciti a trovare uno spazio nella Hall of Fame per "Cowboy" Bill Watts, che nei primi anni novanta fu licenziato dalla WCW per aver dichiarato ad un giornalista che, secondo la sua opinione, se il gestore di un ristorante voleva rifiutarsi di servire un nero seduto al tavolo, aveva tutto il diritto di farlo.
Ma per Hulk Hogan, filmato di nascosto ed a sua insaputa una decina di anni fa mentre si sfogava con un'amica confidandole le sue perplessità a proposito del nuovo fidanzato di sua figlia Brooke e apostrofandolo con epiteti "razzisti" sicuramente poco eleganti, alla WWE non c'è più posto.
Neanche se sono passati dieci anni da quell'episodio, neanche se Hogan ha chiesto pubblicamente scusa in tutti i modi possibili e immaginabili, neanche se ha radicalmente cambiato il suo stile di vita, neanche se tutti coloro che lo hanno conosciuto, compresi i colleghi afro-americani, si sono espressi in suo favore.
A proposito di "politica", l'ex consigliere del Presidente Donald Trump, Roger Stone, ha cercato di convincere Hulk Hogan a candidarsi come Senatore in Florida per controbattere il democratico Bill Nelson alle prossime elezioni. Hogan si è detto onorato che abbiano pensato a lui in questo ruolo, aggiungendo che è sicuro che se si presentasse, vincerebbe senz'altro. Ma ai microfoni di TMZ ha chiarito che non c'è alcuna possibilità che si dedichi alla politica: - Mi hanno chiamato in tanti negli anni passati, per correre come Sindaco, come Senatore, ma l'attuale scenario politico mi rende troppo confuso, vedo i democratici, vedo i repubblicani, nessuno che voglia lavorare insieme per fare qualcosa di buono per il paese... si odiano e basta e causano una grande confusione ed io non voglio in alcun modo essere parte di tutto ciò. -.
Il reporter di TMZ gli ha quindi chiesto se sceglierebbe i Democratici o i Repubblicani ed Hulk ha risposto che al momento propenderebbe per i secondi. Il reporter però si ricordava che nel 2009 Hogan aveva sostenuto la candidatura di Barack Obama ed Hulk ha risposto: - E' vero, ho sostenuto Obama all'inizio, ma adesso sceglierei i Repubblicani. -.
Credits: WrestlingInc.com
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