Io all'epoca non avevo nessuna console, figuratevi che ero rimasto al vecchio Commodore 64 degli anni ottanta, ma nonostante ciò, compravo quasi tutti questi giornaletti (che conservo ancora oggi e scannerizzerò per pubblicarli su questo sito) al solo scopo di leggere qualcosa sul wrestling e reperire qualche bella immagine.
E' vero, all'epoca uscivano anche alcune pubblicazioni in italiano dedicate al wrestling, quali Wrestling All Stars della Edizioni Play Press (che però era quasi tutto in bianco e nero) e Wrestling Magazine della Renzo Barbieri Editore, ma io non mi accontentavo mai, ero costantemente alla ricerca di qualcosa che riguardasse questo meraviglioso "sport" che mi aveva preso così tanto.
Tra la fine del 1991 e l'inizio del 1992, la casa di produzione videoludica Ocean realizzò un nuovo videogame dedicato alla World Wrestling Federation e chiamato WWF WrestleMania.
Questo gioco uscì per tutte le piattaforme conosciute all'epoca, anche per il mio caro vecchio Commodore 64. Ed io ovviamente lo acquistai. La particolarità di WWF WrestleMania era quella di somigliare, almeno graficamente, al popolarissimo WWF Superstars che aveva imperversato per anni nelle sale giochi di tutto il mondo. Questo per quel che riguardava la versione per Amiga, mentre per quella per Commodore 64... beh, le cose erano un po' differenti.
Tuttavia, dopo aver provato a decenni di distanza anche la versione per Amiga (grazie ad un emulatore di retrogames per PC), posso dire che dal punto di vista della giocabilità non c'era nessuna differenza, si trattava esclusivamente di una questione estetica. Certo, come si può vedere dal confronto dalla foto qui sopra, il divario tra i 16 bit dell'Amiga e gli 8 bit del Commodore 64 era sicuramente abissale.
Ma ad ogni modo, ecco quello che scrivevano i redattori della popolarissima rivista Computer+Videogiochi (all'epoca conosciuta anche come CVG) a proposito del wrestling e di questo videogame. Cliccate qui per ingrandire la foto e leggere l'articolo:
Ricordo che all'epoca avevo sviluppato una profonda antipatia per il redattore Marco Auletta, che in tutti i suoi interventi (ed anche in quello che trovate qui sopra non fa eccezione), non perdeva mai l'occasione per insultare il wrestling, Hulk Hogan ed i suoi appassionati, prendendoli in giro ed apostrofandoli come dei bambinetti ritardati. Io, che avevo poco più di quattordici anni, ricordo che pensavo: "Ma questo qua che passa le sue giornate giocando ai videogames come può permettersi di giudicare come dei bambocci gli appassionati di wrestling?"... beh, di acqua ne è passata sotto i ponti da allora, ma anche adesso che di anni ne ho trentasette, la mia opinione a riguardo non è cambiata e continuo a pormi la medesima domanda...
"Titan Morgan" Manuele Poli
titanmorgan@hotmail.com
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